LA LOCATION
Questo Palazzo è come la pagina di un libro che ha ancora tanto da raccontarci, ma con una grazia che non s'impone, semplicemente sussurra ... Forse è per questo che ce ne s'innamora.
LA CORTE, già chiostro del vecchio convento, l'ampia corte rappresenta il luogo ideale per spettacoli e ricevimenti nella suggestiva cornice del palazzo.
Al calar del sole il fascino del tufo e delle luci soffuse rende l'ambiente un piccolo borgo magico dove trascorrere indimenticabili momenti al chiar di luna.
Particolarmente intrigante la quinta muraria medioevale che lo separa dal giardino e la vista nelle stanze che lo circondano.
La sensazione che si respira entrando non è di chiusura o di alterigia ma è un'alternanza di singolare maestria compositiva che con toni pacati e dimessi si apre con discrezione all'occhio di chi osserva.
Il pozzo nel giardino della Dimora, dal quale deriva il nome del borgo di Pozzovetere, viene menzionato già nella bolla vescovile di Senete dell'anno 1113.
Famoso perchè vi si abbeveravano i monaci benedettini per rifocillarsi durante i loro peregrinaggi per Capua, tra cui Sant'alfonso Maria de Liguori negli anni in cui fu Vescovo di Sant'Agata de Goti.
Il pozzo nel cortile, caratteristico per il doppio pescaggio autonomo dal cortile e dal terrazzo, fu realizzato nel 1712.
" ... e quando si oltrepassa la soglia che conduce al giardino, si è spettatori silenziosi di una visione campestre che nn rinuncia all'ornamento di poggi e peschiere e ai motivi dell'arte topiaria.
La geometria dell'impianto a croce tipico all'italiana, l'aspetto ridente della flora, l'ombra della selva racchiude i temi della dialettica di ARTE e NATURA in una serena compostezza".
le toilette
l'angolo bar